Web Service REST (e SOAP) con LOA38
I Web Service vengono utilizzati per far comunicare diverse applicazioni che lavorano in linguaggi diversi e su piattaforme diverse utilizzando come ponte comune il protocollo HTTP.
I Web Service vengono utilizzati per far comunicare diverse applicazioni che lavorano in linguaggi diversi e su piattaforme diverse utilizzando come ponte comune il protocollo HTTP.
Come abbiamo detto nell’articolo precedente la UI Interface Design ( sottoinsieme della UX) è ciò che si frappone tra una macchina e un utente, consentendo l’interazione tra i due.
Sono 3 nuove possibilità che permettono di configurare nelle schede delle interrogazioni dinamiche di oggetti, OAV e liste, guidati da wizard specifici che permettono di impostare i parametri senza conoscere i servizi che forniscono questi dati.
In questo articolo vedremo come sia possibile risalire alla possibile causa di un malfunzionamento del sistema in Sme.UP.
Sia ben chiaro che questa non è la soluzione a tutti i mali, ma sicuramente quando insorgono problematiche, il primo passo da compiere è quello di capire da dove arriva il problema e questo strumento dovrebbe essere la base da cui partire a cercare.
Il componente Field (FLD) è un vero e proprio componente a pari di una matrice o di un albero, grazie al quale possiamo realizzare dei semplici campi di input molto velocemente e senza dover scrivere servizi.
Il TODO non è semplicemente una gestione di progetti, non serve solo per pianificare le cose da fare, ma anche per riorganizzarle rispetto alla comunicazione di un’urgenza. Serve anche per notificare l’inizio di attività e gli stati di avanzamento via mail a te, ai tuoi colleghi ed a tutte le persone coinvolte, anche se non fanno parte dell’azienda.
In questo articolo vedremo quali sono i passi da compiere per installare uno Sme.UP Provider e come risolvere i problemi più comuni.
Ci concentreremo sull’ultima versione Roma REV.1 e daremo per assodato i requisiti necessari al funzionamento. Maggiori dettagli si trovano qui.
In qualche caso utilizzeremo l’abbreviazione provider invece di Sme.UP Provider .
L’obiettivo primario del controllo errori è validare le informazioni di qualsiasi oggetto applicativo, sia per singolo oggetto che in maniera massiva, in un’ottica sia di verifica immediata che di mantenimento della validazione nel tempo.
Le domande “chi siamo“, “da dove veniamo”, “cosa facciamo” e “dove andremo” sono da sempre la base di tutta la filosofia e di cui non si riesce a dare una spiegazione precisa. Solamente un buon informatico/programmatore/amministratore sa che la risposta a tutte queste domande le si possono trovare nei cari file di Log.
Vediamo insieme cosa sono e come leggerne una tipologia.
Questo articolo è un vero è proprio tutorial per creare delle schede e l’invito è quello che tutti quelli che lo leggeranno provino a loro volta a ripeterlo!
Il tutorial si basa sui concetto di prototipo: i dati sono finti, ma tutto il resto è vero e funzionante.