In questo articolo rispondiamo alle domande più frequenti relative ai recenti sviluppi in contabilità relativi alle Dichiarazioni d’Intento

Sul ciclo attivo, abbiamo la possibilità di scegliere tra gestione automatica e manuale, nei due differenti casi come avviene l’assegnazione della fattura alle dichiarazioni d’intento?

La sola differenza consiste nel fatto che la gestione automatica, in stampa fattura, tenta sempre di calcolare l’attribuzione del documento che si sta stampando in modo automatico. Operativamente tutto quello che si può fare in modalità automatica è possibile farlo anche in modalità manuale.

 

Se nella registrazione di una fattura fornitore su un soggetto che ha DI, viene inserito per errore un assoggettamento IVA non corretto (per esempio mettendo un Iva al 22%), viene comunque proposta la dichiarazione d’intento valida su quel soggetto?

Si, in coda alla registrazione contabile, verrà proposta la schermata con la dichiarazione in essere, specificando tramite un messaggio che l’assoggettamento IVA utilizzato non è congruente alla DI presente. In questo frangente la dichiarazione non sarà selezionabile e assegnabile alla registrazione.

E’ possibile comunque concludere la registrazione e rientrarci successivamente, per modificare l’assoggettamento. Dalla testata della registrazione stessa tramite il comando F14 potrò richiamare la schermata di associazione della DI: “Controllo dich. Intento”.

 

Se si registra la fattura di un fornitore, del quale non è stata ancora registrata la dichiarazione d’intento, ma utilizzando l’assoggettamento IVA opportuno (NI ART 8/C), è possibile successivamente riprendere la fattura per associarla alla dichiarazione, una volta inserita quest’ultima?

Sì, posso inserire la Dichiarazione d’Intento successivamente e poi associarla alla fattura tramite scheda o tramite l’opportuna funzione accessibile tramite il comando F14 dalla testata della registrazione.

 

A cosa serve il campo “controllo soggetti PI” nella schermata di inserimento dichiarazioni ricevute?

Serve per verificare se la PI corrisponde a più soggetti codificati nell’anagrafica. In caso affermativo la dichiarazione vale per tutti questi soggetti.

 

Sul ciclo attivo nella modalità automatica, qualora avessimo più dichiarazioni d’intento valide, in base a cosa il sistema assegna una dichiarazione piuttosto che un’altra?

Tenendo conto delle date dei relativi documenti.

 

Se nel sistema sono registrate due dichiarazioni d’intento una per periodo e l’altra per importo, quale dichiarazione deve essere citata sulla fattura attiva?

Come sopra. In Smeup vince sempre la dichiarazione per periodo se l’operazione ricade in un periodo in cui essa è valida.

 

Come ci si comporta nel caso di registrazione nota di credito (dopo l’01/03) relativa ad una fattura precedentemente collegata a DI per periodo?

Per agganciare una nota di credito ad una dichiarazione d’intento per periodo valida nel periodo precedente all’01/03: dovrò innanzitutto modificare manualmente l’assoggettamento nelle righe della NC, e gestire a livello di note i relativi riferimenti della DI.

 

Come ci si comporta nel caso di registrazione di nota di credito relativa a fattura collegata ad una DI per importo o singola operazione?

Si procede all’aggancio con la medesima dichiarazione d’intento nella scheda di controllo o nelle funzioni aggiuntive dall’F14. Questa andrà a riaprire una parte di plafond per l’importo relativo.

 

Dopo l’1/03/2017 nel programma si potrà ancora scegliere, in sede di emissione, la tipologia per periodo?

No dall’ 1/03/2017 il programma disabiliterà il campo “per periodo” e allo stesso modo non sarà più possibile trasmettere nemmeno all’agenzia delle entrate una dichiarazione per periodo.

 

Se si emette una DI per importo su un soggetto e nello stesso anno si avrà l’esigenza di emetterne un’altra sul medesimo soggetto, tale DI per importo sarà integrativa o aggiuntiva?

La scelta è a discrezione del cliente. La dichiarazione integrativa sostituirà la dichiarazione precedente e verrà emessa con l’intento di correggere un dato precedentemente comunicato. La dichiarazione ordinaria invece sarà in aggiunta alla precedente.

 

Tutte le fatture attive registrate prima del 28/02 concorrono alla diminuzione del plafond comunicato nelle dichiarazioni d’intento ricevute a partire dall’1/03 per importo?

No, la data che fa fede è quella di attuazione dell’operazione, nel caso di beni quindi la consegna della merce ovvero la data bolla, per i servizi invece la data fattura. Se la data bolla/fattura è inferiore al 01/03 queste operazioni non concorrono all’utilizzo del plafond della dichiarazione per importo.

 

Se un cliente chiede qual è l’importo delle dichiarazioni da emettere?

Non vi è chiarezza normativa a riguardo, l’agenzia delle entrate ha dato risposte fra loro contrastanti. Si consiglia quindi di prendere questa decisione sulla base di un confronto con il proprio commercialista.

 

Quando il plafond disponibile su un soggetto con DI per importo viene completamente azzerato, il sistema scrive in automatico la data di sospensione/fine validità sulla dichiarazione stessa (visibile dalla gestione dichiarazioni)?

No, per quelle ad importo qualora venisse consumato tutto il plafond, il sistema ovviamente non mi lascerà più associare nuove fatture a quella dichiarazione d’intento.

 

In fase di installazione PTF vi è una utility che chiuda le dichiarazioni d’intento per periodo che saranno valide solo fino al 28/02?

Sì esiste una utility.

 

Come viene segnalato lo splafonamento?

  • In prestampa: non viene segnalato, ma viene indicata la sola esistenza di una dichiarazione d’intento valida;
  • In stampa: l’associazione è automatica e quindi il sistema fa tutti i ragionamenti del caso. Successivamente dopo aver stampato la fattura potrò verificare dalla scheda la situazione del plafond, anche se già dalla stampa della stessa fattura posso avere l’evidenza di aver una parte non più in esenzione e quindi dovuta a splafonamento.

Nel caso invece della gestione manuale, è possibile intervenire dalla scheda di controllo, la quale evidenzierà qualora venisse raggiunto il plafond a disposizione associabile.

 

Dove va indicata la data protocollo dell’agenzia?

Nella data acquisizione agenzia. I protocolli telematici invece hanno a disposizione dei campi appositi.

 

Qual è la data di validità di registrazione delle DI ricevute?

Per le DI ricevute, si può scegliere alternativamente se usare la data di acquisizione da parte dell’agenzia, o la data di protocollazione. NOTA BENE: se una dichiarazione viene emessa in anno X, ma vale per l’anno X+1, la dichiarazione ha data validità 01/01/anno X+1.

 

Se ho una bolla con più righe:

Es.      art a 10000  /        art b   3000   /      art c    6000

e una dichiarazione d’intento residua di 5000, come si comporteranno i nuovi programmi?

1. Se in fase di stampa fatture il programma troverà una riga bolla con valore minore o uguale alla dichiarazione d’intento verrà attribuito sulla riga l’assoggettamento non imponibile riferito alla DI.

2. In caso contrario, ovvero quando il programma non troverà una riga con un valore inferiore o uguale al valore della DI, allora non potendo spezzare le righe, queste ultime rimarranno invariate, e quindi assoggettate ad IVA. La dichiarazione d’intento rimarrà aperta finché non troverà una bolla con le caratteristiche necessarie.

E’ un ragionamento precauzionale, che Smeup ha deciso di adottare in assenza di specifiche tecniche, sperando in ulteriori chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.  Guardando il testo dell’art. 8/C si parla di acquisto di beni o di servizi e non di acquisto di parti di beni o di parti di servizi, ecco perché non si è gestito un automatismo per spezzare le righe.  Il plafond in questo momento è da controllare per righe di articolo.

In alternativa è possibile fissare che l’esenzione venga applicata solo se l’intero documento risulta idoneo.

 

L’assoggettamento IVA della dichiarazione d’intento viene cambiato a livello di riga o di testata?

A livello di testata o righe a seconda che la fattura sia completamente in esenzione o solo alcune righe (se si è deciso di gestire l’applicazione parziale).

 

Cosa è cambiato sul ragionamento di attribuzione dell’assoggettamento IVA in caso di DI?

Se ragioniamo dal punto di vista delle DI possiamo distinguere le 2 casistiche:

CASO 1: prima del 28/02 nei casi delle dichiarazioni per periodo già in stampa bolla venivano cambiati gli assoggettamenti, per i servizi invece agiva a livello di data fattura.

CASO 2: con l’introduzione dell’utilizzo delle DI per importo tutto viene gestito a livello di stampa fattura.

Con la modalità manuale è ancora possibile però effettuare le stesse operazioni di attribuzione della bolla alla DI, ancora prima della relativa fatturazione. Con la modalità automatica l’attribuzione ad una DI avviene solo in fase di stampa e agisce controllando la data rilevante.